L'Istituto Comprensivo "Dario Bertolini" affronta le tematiche dei rapporti interpersonali e sociali creando un contesto finalizzato all'apprendimento delle competenze di cittadinanza attiva.
Le Raccomandazioni del Parlamento europeo del 18 dicembre 2006 sollecitano gli stati membri a sviluppare le competenze chiave nell’apprendimento, tra cui le strategie per l’apprendimento permanente.
Le competenze chiave rappresentano dunque il patrimonio indispensabile per la formazione di sé e per maturare la consapevolezza di essere cittadini del mondo.
Imparare, progettare, comunicare, collaborare, partecipare, agire autonomamente, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni e infine acquisire e interpretare informazioni rappresentano i traguardi che ben dichiarano i comportamenti che i nostri allievi dovranno padroneggiare al termine del percorso scolastico.
Per contribuire allo sviluppo dell'identità personale, alla responsabilità sociale e all'apprendimento dei saperi necessari per agire da cittadini consapevoli, l'Istituto, nei diversi gradi di scuola, struttura interventi disciplinari e interdisciplinari, tra i quali:
a) Proposte per un'educazione alla legalità (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria)
In collaborazione con importanti agenzie formative vengono organizzati degli incontri di consulenza, approfondimento e ricerca tarati sui bisogni degli allievi per diffondere nei giovani il rispetto della legalità.
Risultano programmate le collaborazioni con Legambiente, Guardia costiera, Polizia municipale, Guardia di Finanza, Polizia postale, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, associazione "Libera" contro le mafie.
b) Progetto antibullismo
Il bullismo (dall’inglese bullying, tiranneggiare, spadroneggiare, intimidire) è un fenomeno presente in tutte le scuole e può essere definito come un’azione che mira deliberatamente a fare del male, a danneggiare un altro individuo.
Gli episodi di bullismo avvengono soprattutto a scuola, dove i ragazzi trascorrono molto tempo e sono presenti in tutti i paesi.
Si tratta, però, di un fenomeno non visibile ad occhio nudo, neanche a osservatori attenti, ma va indagato per conoscerne la reale presenza ed entità.
Gli studi psicologici sul bullismo hanno ormai una tradizione più che trentennale e sono disponibili statistiche per valutare l’indice medio nazionale di presenza e di gravità del fenomeno.
Vi sono molte forme di bullismo e l’atteggiamento della classe di fronte a questi fatti è molto importante: per questo bisogna agire su tutti i ragazzi attivando una politica antibullismo che prevede percorsi curricolari e tecniche di lavoro in classe ma anche tecniche di "supporto tra pari" che fungono da agenti di cambiamento.
Proprio su queste basi la scuola ha avviato un progetto di contrasto al bullismo che partirà da un’indagine estesa a tutti i ragazzi, per conoscere l’entità del problema nella nostra scuola e i luoghi maggiormente a rischio.
Fasi dell’intervento
Obiettivi del progetto
Le attività mirano dunque a:
Il progetto, per quest’anno coinvolge gli alunni della scuola secondaria, il prossimo anno sarà allargato alle classi quarte e quinte della primaria.
c) Ascolto istituzionale dei rappresentanti degli studenti nella scuola secondaria
A partire dal 2015/2016, allo Spazio Ascolto si è affiancato un momento di Ascolto Istituzionale degli studenti.
In questo caso, gli allievi eleggono i loro rappresentanti all’interno della classe e discutono insieme le varie problematiche in assemblee appositamente organizzate. I rappresentanti degli studenti poi, in momenti di incontro organizzati con il Dirigente, riportano i problemi, le richieste, le osservazioni sull’organizzazione generale ma anche le proteste o le proposte della classe.
Questi incontri sono un vero e proprio esercizio di democrazia e partecipazione alla vita della scuola, dove gli studenti imparano ad avere fiducia delle istituzioni e a diventare cittadini consapevoli.
Le istanze che emergono rappresentano, poi, occasione di riflessione per tutti i docenti riuniti in Collegio, che analizzano, in un’ottica di autovalutazione e di miglioramento continuo, le osservazioni emerse relativamente alla relazione educativa docente-allievo e alla gestione dei conflitti in classe.
d) "Scuola amica" dei bambini e dei ragazzi
Il 18 Novembre 2016, con una partecipata cerimonia che ha ricevuto l’apprezzamento dell’Unicef nella persona del segretario regionale Zannini e della dott.ssa Anna Gimma, e del UST Venezia rappresentato dalla prof.ssa Francesca Bettetto, si è svolta, alla presenza dell’Amministrazione Comunale di Portogruaro e dei docenti e allievi delle classi terze dell’Istituto, la cerimonia per la consegna dell’attestato di "Scuola amica dei bambini e dei ragazzi" al nostro Istituto.
L’importante riconoscimento viene concesso alle scuole che fattivamente promuovono la conoscenza e l’applicazione di quanto stabilito dalla Convenzione dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, firmata anche dal nostro paese nel 1991, attraverso progetti dove concretamente permettano il rispetto e l’applicazione di questi diritti.
Nel nostro Istituto molte sono le attività che vanno in questa direzione e sono stati portati ad esempio il progetto di "Spazio Ascolto", iniziato come sperimentazione nel 1999 e ora collaudato spazio di comunicazione riservata, scelto liberamente dagli allievi in risposta ai loro bisogni, ma anche l’ascolto istituzionale, iniziato lo scorso anno come attività dove si esercita la rappresentanza democratica e si fa esercizio di cittadinanza e costituzione. Ogni classe, dopo aver eletto due rappresentanti, li incarica di portare al Dirigente Scolastico il risultato delle assemblee di classe, e quindi le richieste, le proposte, i dubbi o le proteste dei ragazzi.
Secondo il Dirigente Scolastico, che ha promosso l’iniziativa, si tratta di uno spazio molto importante, dove i rappresentanti degli studenti svolgono il loro ruolo con grande impegno e responsabilità. Anche il progetto "Coltiviamo talenti" è stato portato come esempio di applicazione del diritto a compiere scelte autonome e a assecondare le proprie attitudini e caratteristiche personali, nel rispetto delle caratteristiche di ognuno. Le attività di laboratorio attivo dei piccoli allievi della Scuola dell’infanzia sono state portate ad esempio di partecipazione e inclusione di tutti i bambini, compresi quelli che non si esprimono ancora a parole o perché stranieri neo-arrivati.
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Il 27 settembre 2014 la scuola "Dario Bertolini" (divenuto Istituto Comprensivo nel 2012) ha celebrato il suo primo centenario: un traguardo che conta!